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Il Tempo E l'Ora Di Gesù (in Italian)
Barbera, Domenico
Synopsis "Il Tempo E l'Ora Di Gesù (in Italian)"
Il Nuovo Testamento, in diversi passi, parla del tempo e dell'ora di Gesù. Quasi tutti i commentatori nel commentare i suddetti passi scritturali, riferiscono che il "tempo" e l'"ora" di Gesù, cui parla il Nuovo Testamento, si devono interpretare con riferimento alla sua morte, opera che Lui è venuto a compiere sulla terra per la salvezza dell'umanità. Che la morte di Gesù, sulla croce del Calvario, era stabilita nei piani divini, ai fini di acquistare una redenzione eterna per l'umanità, è fuori d'ogni discussione, solo che gli uomini in genere, non conoscevano il tempo e l'ora quando ciò si sarebbe adempiuto. Ecco perché, le tante volte, (stando alle notizie del Nuovo Testamento) che i capi religiose Giudei (in maniera particolare, perché furono loro che tentarono di prendere Gesù per farlo morire) non riuscirono all'impresa, non perché non seppero agire bene, ma essenzialmente perché il tempo e l'ora di Gesù, in cui Egli doveva morire, non rientrava nel calendario umano, ma in quello divino, che solo Lui conosceva. Ora, il nostro intervento, non mira a mettere in discussione la morte di Gesù, ma unicamente a vedere se tutti i passi del Nuovo Testamento in cui si parla del "tempo e dell'ora di Gesù," si riferiscono alla sua morte che avrebbe subito sulla croce del Calvario, visto che quasi tutti i commentatori sono orientati in tal senso, nelle loro spiegazioni. Pertanto, la domanda che poniamo, riguarda: ma è proprio vero che tutti i passi in questione hanno quel significato? Per rispondere a questa domanda, logicamente, non è solamente necessario passare in rassegna i vari testi del Nuovo Testamento che ne parlano per conoscerli, ma soprattutto per valutarli nel suo contesto. Solo in questo modo sapremo dare una giusta interpretazione e rispondere con cognizione di causa alla nostra domanda, cioè se quel che affermano i commentatori sia veri. I passi da prendere in esame non sono tanti; sono appena quindici, e cioè Matteo 26:18,45; Marco 14:35,41; Giovanni 2:4; 7:6,8,30; 8:20; 12:23; 13:1; 16:32; 17:1.
