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Mutanti in gioco: Noi che rubiamo i ponti all'Arno (in Italian)
Terrazzino, Francesca
Synopsis "Mutanti in gioco: Noi che rubiamo i ponti all'Arno (in Italian)"
Discover the most beautiful Italian places while immersing yourself in a cultural journey that includes Italian gastronomy and wines. This bilingual novel, written in both Italian and English, invites you to embark on a captivating narrative adventure. Can one truly imagine a different, fulfilling, and satisfying life when they are not already living it? Can a concrete and lasting relationship be realized when the icy oppression of daily routine nullifies hopes? On the surface, a vacation through wine tastings in Tuscany, or in the classic setting of Umbria with the Orvieto Cathedral, or in the dreamy Civita di Bagnoregio might suggest it. A journey, a shedding of old skin for both protagonists, in search of the perfect flavor, a convincing and intoxicating aroma, and the fragrance as luscious as that found in Neapolitan pizza. A journey to break away from the colors of daily routine and acquire new forms, new appearances, new skin like mutants. However, it remains with the protagonists that perhaps vacation, being a vacation, remains pertinent during the hours of revelry and the whims of curiosity and exploration, but feelings, the real ones, appear to have a different nature and discernment. A novel like any other by the author, which suggests one story, but in truth tells another. It imagines one epilogue, but proposes another. It suggests an introspection of the characters, but instead, they veer towards different colors and substance during the narration, creating genuine astonishment in the reader. But isn't life perhaps like that? A surprise? By the same author: 'We, Ghosts, Who Listen Only to Our Past' (2003)'Liquid Balance' (2019)'Tacit Resonances' (2021)'Black Red White Blood' (2022)'The Paradigm of Vanilla Options' (2022)" Si può veramente immaginare una vita diversa, appagante, piena e soddisfacente quando non la si vive già?Si può realizzare un rapporto concreto e duraturo quando la monotonia di una quotidianità gelidamente opprimente annulla le speranze?Apparentemente il terreno della vacanza attraverso degustazioni di vini Toscani, oppure nella classica Umbria del Duomo di Orvieto, o nella sognante Civita di Bagnoregio, attraverso sapori e compattezze di gusto nostrane, sembrerebbe suggerirlo. Un viaggio, una mutazione di pelle per entrambi i protagonisti, ala ricerca del gusto perfetto, dell'aroma convincente e inebriante, della pastosità fragrante come creata nella Pizza di Napoli. Un viaggio per stingersi ai colori della routine giornaliera e acquisire nuove forme, nuove sembianze, nuova pelle come mutanti.Rimane però ai protagonisti che forse la vacanza, è vacanza e rimane pertinente nelle ore della goliardia e nell'estro della curiosità e dell'esplorazione, i sentimenti, quelli veri, hanno, sembrerebbe, altra natura e discernimento.Un romanzo come ogni romanzo della scrittrice, che suggerisce una storia, in verità ne racconta un'altra. Immagina un epilogo, invece ne propone un altro, propone un'introspezione dei personaggi, e invece questi virano di altri colori e consistenza durante la narrazione, creando reale sbigottimento nel lettore. Ma non è forse così la vita? Una sorpresa?
